Il nostro sito web non è ottimizzato per la versione del vostro browser.

Visualizza comunque la pagina

Acqua e siccità

20 Aprile 2023 – Interpellanza | Giorgia Ponti e Gabriele Corti

Lodevole Municipio,

avvalendoci della facoltà concessaci dagli art. 66 LOC e 32 del regolamento comunale di Castel San Pietro, inoltriamo la presente interpellanza.

Il nostro Comune è da anni confrontato con la penuria di acqua potabile. La scorsa estate il problema si è presentato in modo importante, causando disagi non solo agli agricoltori, ma a tutta la popolazione. Purtroppo, la siccità non ci ha abbandonati nemmeno durante l’inverno e le previsioni non lasciano ben sperare per l’imminente stagione estiva e per gli anni futuri.

Per questo motivo occorre, da un lato, farsi trovare pronti per affrontare al meglio l’emergenza attivando una comunicazione chiara e tempestiva verso la popolazione e predisponendo interventi urgenti. Dall’altro lato bisogna prevenire il problema e studiare soluzioni a lungo termine, evitando il più possibile la dispersione delle risorse disponibili. L’acquedotto a lago sarà presto realtà, ma questo non potrà evidentemente costituire una scusa per sprecare acqua.

Lo sfruttamento di risorse disponibili, ma inutilizzate o dismesse, potrebbe rivelarsi utile già da subito. Vi sono acque non sfruttate dal Comune di Balerna che confluiscono dal territorio di Castel San Pietro (Vall da la Magna, valle sotto San Rocco)? In caso di risposta affermativa, già in vista dell’imminente estate potrebbe essere più che opportuno attivarsi tempestivamente con il Comune di Balerna, con cui vi è una buona collaborazione (vedi messaggi municipali 16/2012 riguardante la fornitura di acqua d’emergenza da Balerna e 03/2023 concernente il rifacimento della Strada Regina) per verificare la possibilità di utilizzare l’acqua per scopi agricoli, senza necessità di garantirne la potabilità.

Inoltre, potrebbe essere interessante promuovere il recupero delle acque chiare sul territorio, per poi sfruttarle anche a scopo privato.

Esempi virtuosi sono l’irrigazione del campo di calcio al Nebbiano grazie all’acqua dell’Orciolo e il sistema di pescaggio dalla falda alla Ditta Pamp. Un’altra opportunità era prevista, ma mai realizzata, per irrigare il prato dell’istituto scolastico tramite una fonte situata vicino alla rotonda/quattro strade di Loverciano.  Anche sotto il nuovo edificio dell’asilo si trova acqua, così come sotto la banca Raiffeisen, in centro paese, in via Gelusa, a sud del nucleo di Corteglia, in via Piazz a Corteglia dove sorgeva un lavatoio.

Sarebbe pertanto opportuno commissionare uno studio del sottosuolo che miri a individuare le acque presenti e valutare l’utilizzo delle acque chiare raccolte dalle canalizzazioni, atte ad essere recuperate per l’irrigazione, non solo da parte del Comune, ma anche di privati interessati. Tutto ciò nel rispetto della salvaguardia dei piccoli corsi d’acqua.

Con lo stesso obiettivo, anche il recupero delle acque piovane dalle grondaie merita di essere promosso e sostenuto maggiormente a livello comunale e privato. Attualmente, il sussidio per l’installazione di impianti atti a questo scopo è fissato al 10% della spesa fino a un massimo di fr. 1’000.- (art. 2 dell’ordinanza municipale concernente l’incentivo alla realizzazione di nuovi sistemi di recupero dell’acqua piovana).

Poste queste premesse, sottoponiamo al Municipio le seguenti domande:

  1. Il Municipio ha elaborato una chiara strategia di uso parsimonioso dell’acqua?
  2. È stato predisposto un piano di gestione della crisi, che preveda le misure di intervento da adottare in funzione di parametri prestabiliti, quali il livello dei bacini e le difficoltà di erogare l’acqua, rispettivamente che definisca le modalità di comunicazione verso i cittadini?
  3. Come sono ripartite le competenze tra Municipio e AIM in caso di crisi? In particolare, chi decide quali misure intraprendere e chi si occupa della comunicazione ai cittadini?
  4. Con la messa in funzione dell’acquedotto a lago i nostri pozzi di Vernora verranno ancora sfruttati o potrebbero essere riutilizzati come riserva idrica per il territorio?
  5. Le fonti che finora hanno assicurato l’approvvigionamento in Valle, prima dell’entrata in vigore del PCAI Valle di Muggio (Piano Cantonale Approvvigionamento Idrico), verranno completamente abbandonate o ci sarà la possibilità di mantenerle come acque chiare?
  6. Il Municipio ha valutato la possibilità di attivarsi con il Comune di Balerna per accedere a eventuali sorgenti dismesse?
  7. Come valuta il Municipio la promozione di uno studio del sottosuolo che miri a individuare le acque presenti e in particolare la possibilità di recuperare le acque chiare raccolte dalle canalizzazioni per scopi pubblici e privati?
  8. Il Municipio ritiene di sostenere maggiormente il recupero delle acque piovane dalle grondaie, segnatamente con un aumento dell’incentivo previsto dall’ art. 2 dell’ordinanza municipale concernente l’incentivo alla realizzazione di nuovi sistemi di recupero dell’acqua piovana?

Vi ringraziamo per l’attenzione e vi salutiamo cordialmente.

Giorgia Ponti e Gabriele Corti